sabato 24 gennaio 2009

Finalmente ritorna

Finalmente ritorna. Stasera ha deciso di rimanere a casa, un po' come ai vecchi tempi. Dopotutto è stato fuori quasi tutte le sere e non è da lui. Soliti pochi ingredienti buttati sulla tavola: della carne in vaschetta, del formaggio fresco, un pezzo di pane che non finirà mai tutto. C'è quiete intorno al solito neon poco luminoso, i suoi coinquilini sono andati via da poco, da quando non si sentono più i Doors far tremare anche i vetri della cucina. Cerca una padella, la trova e sembra controllare il suo stato, ci butta dentro due fettine spesse di carne, mette tutto sul fuoco. Rimane lì ad osservare, come ogni volta, forchetta alla mano pronto a girare e rigirare. Sembra sia concentrato come un chimico attento a non mescolare troppo velocemente i due elementi. Prende il cellulare dalla tasca, gli dà un rapido sguardo, lo poggia senza troppa eleganza sul tavolo. Ritorna a concentrarsi, spalle alla finestra. (uff...!)
Sono passati più o meno 7 minuti e pensa che così possa bastare. Non solo non accende la tv neanche stasera che è solo, ma addirittura si siede dandole le spalle! Nel frattempo sulla tavola ha aggiunto la tovaglietta azzurra in plastica della sera e un coltello. Si è dimenticato anche stavolta il bicchiere! Eh!Eh!Eh! Tanto si sa che fra un po' si alza a prenderne uno!
Da qualche giorno non gli si vedeva più quell'aria sul viso. E' tornata. Mangia velocemente ma sembra assente, si muove poco quasi impiegasse tutte le sue ultime energie della giornata per far crescere i suoi pensieri. Ha i capelli ancora più arruffati, gli occhi un po' stanchi.
Sta pensando alla tipa che ha visto sulla metro e che le ha sorriso prima che lui scendesse e che non ha potuto conoscere. No. Sta pensando al rimprovero del suo capo e di quanto vorrebbe tanto, a volte, mandarlo a quel paese. No. Sta pensando che forse dovrebbe chiamare la sua mamma che non sente da tempo ma che stasera non ha proprio voglia. No. Sta pensando che forse è il caso di smetterla con questa vita e che dovrebbe cominciare ad imparare anche a cucinare qualcosa, oltre che a riscaldare. No. Forse niente di tutto questo. Ma Dio se non è bello quando è così misterioso...
Ha finito la carne e si prende la solita arancia ed un coltello pulito. Stasera forse ha deciso di non bere, niente bicchiere, niente Ferrarelle. Sbuccia l'arancia con quella sua adorabile lentezza che forse è la sua caratteristica più importante.
Ora si lava le mani, lascia l'acqua scorrere e comincia a lavare i pochi utensili usati.
La solita passata di straccio sul lavello, solo lui lo fa in casa.

Non va via! No! Non va via!
Ha riposto lo straccio, si risiede al posto di prima. Ha chiuso gli occhi e chinato il capo da un lato. Muove la testa leggermente, quasi come se un essere invisibile gli stesse accarezzando i capelli, la barba, lo stesse coccolando. Non ha mai avuto quell'espressione così triste ma tenera allo stesso tempo... Lui che forse è il principe della malinconia.
Sobbalza. Prende il cellulare, lo porta all'orecchio. Sorride. E sorride con gli occhi più che con le labbra ed ascolta più che parlare. E neanche questo sorriso si era mai visto prima...

Chiude la telefonata, rimette il cellulare sul tavolo e le mani nelle tasche della felpa. Richiude gli occhi, china di nuovo il capo. Ma ora sorride teneramente. E sembra sognare...

Rimane ancora qualche minuto poi decide di alzarsi.
Spegne la luce e torna nella sua stanza. Ed il vetro della finestra della cucina ritorna a riflettere le luci fredde del NOSTRO condominio.

Ecco a cosa pensava qualche minuto fa mentre mangiava.
A quanto gli mancano le mani di lei. E le sue carezze.


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1 nuovo commento - 23 minuti fa.

"Ehi... ma ke è successo al protagonista inconsapevole del tuo blog?! E' morto?! Nn lo aggiorni da 1 sacco! Secondo me ha scoperto ke tu descrivi al mondo intero la sua vita in cucina e ha deciso di cambiare casa... Dove nn ci sono 15enni ke lo spiano da 1 finestra 4 metri + in alto della sua! Io ti denuncerei, se lo scoprissi! T.V.B.!!!!!"

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"Invece di perdere il tempo a imbrattare il blog co sti messaggi cretini leggi il post che ho appena finito di scrivere ed avrai la risposta. E non fare il solito geloso del cacchio. Sai bene che mi diverto solo a descrivere ciò che vedo."

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...

Arianna chiude il notebook, butta l'ultima occhiata in basso dalla sua finestra sperando che lui abbia dimenticato qualcosa. Tutto scuro, non è cambiato nulla. Sospira e abbassa l'avvolgibile.

Pensa che forse ha ragione Checco, che dovrebbe smettere, che è una scemenza e che forse è davvero una violazione della privacy. E poi forse non avrebbe più senso andare ormai avanti, ora che ha scoperto che Lui non è più solo e non è più malinconico, ma è innamorato. Ma non si sente triste per questo, anzi: è contenta di vederlo sorridere con quegli occhi grandi.
Si infila nel letto, apre il comodino e tira fuori la foto scattata col Nokia l'estate scorsa quando c'era la finestra spalancata e lui era poggiato sul davanzale a respirare l'aria di Luglio e forse pensava al mare. Sorride dolcemente, ripone la foto, chiude il cassetto e spegne la luce.
In fondo lei sa bene quanto è bello essere innamorati.





p.s.: Post con dedica. Fil.