giovedì 2 aprile 2009

Tracce di Cloro

Allacciandomi al precedente post, vi metto a conoscenza di un episodio strano avvenuto ieri sera in una zona periferica di Taranto e lo faccio attraverso le parole stesse di chi lo ha vissuto.

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Mercoledì 1 Aprile, presso il Centro Sociale Autogestito Cloro Rosso, doveva svolgersi lo spettacolo teatrale “Venticinquemila granelli di sabbia”, del noto attore tarantino Alessandro Langiu, vincitore del premio Annalisa Scafi 2004 e presentato in molti palcoscenici italiani.La rappresentazione narra il dramma ambientale della nostra città attraverso la storia di tre bambini che giocano in uno dei quartiere più martoriati: il rione Tamburi.
Tuttavia, nonostante la tematica di indubbio interesse e la presenza di oltre cento spettatori, non è stato possibile lo svolgimento di tale spettacolo a causa di un esplicito quanto inspiegabile divieto delle forze dell’ordine.
E non si è trattato di un pesce d’Aprile, nonostante la data potesse lasciar intendere uno scherzo, ma di un vero e proprio veto per uno spettacolo teatrale caratterizzato unicamente da un singolo attore il cui monologo esigeva soltanto un palcoscenico ed un microfono.
La questura di Taranto (che evidentemente ha fior di risorse e uomini di spendere) ha addirittura allertato il Comune, che si è presentato poco prima dello spettacolo (udite udite) nella persona dell’Assessore Pennuzzi e del Sindaco Stefàno, i quali hanno ribadito il diniego in quanto eravamo privi dei permessi necessari per lo svolgimento di tale manifestazione.
Non contenti, le nostre efficientissime forze dell’ordine hanno inviato un’auto in borghese che ha pattugliato per oltre tre ore il perimetro del Centro Sociale, filmando anziani, studenti e genitori con i bambini in fasce che entravano convinti di dover assistere ad uno spettacolo teatrale e che, invece, hanno assistito ad una farsa che rasenta la follia.
Tra l’altro, il noto e sempre imparziale quotidiano Taranto Sera, nel primo pomeriggio, aveva già segnalato la presunta irregolarità del nostro spettacolo, probabilmente limitandosi a pubblicare una velina della questura stessa.E così, dovendo tirare le somme della giornata, contiamo un articolo di giornale, un sindaco ed un’assessore che da Palazzo di Città si fiondano al Centro Sociale e un’auto della Digos che per tre ore ha pattugliato il perimetro di uno spazio autogestito che offre (ricordiamo) servizi a prezzi popolari quali una palestra, una biblioteca ed un laboratorio teatrale, oltre a partecipare in maniera attiva a lotte sindacali ed ambientali.
Il tutto, per un monologo di poco più di un’ora sull’inquinamento.Tutto questo mentre i criminali travestiti da amministratori che hanno prosciugato le casse comunali sono tutt’ora liberi di poter passeggiare impunemente per le vie del centro cittadino e mentre un’industriale venuto del nord avvelena, licenzia e mette in cassa integrazione senza alcun rispetto per qualsiasi norma giuridica e morale.
Ci si chiede, poi, perché i giovani di questa città hanno come unica soluzione l’emigrazione.

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E' evidente che ci sia qualcosa di singolare e antipatico in tutta questa vicenda.
La mancanza di un permesso non mobilita solitamente assessori, sindaci e pattuglie della Digos. E in questo modo mi permettono di pensare che forse se nel monologo si discuteva del problema della coltura della rapa in Europa nell'Ottocento probabilmente l'unico inconveniente sarebbe stato quello di svegliare qualche vecchietto a fine spettacolo.

Invito i lettori a liberarsi di EVENTUALI pregiudizi riguardo questi tipi di organizzazioni sociali e a valutare con obiettività il lavoro che essi svolgono, al di là degli orientamenti politici: una piccola dimostrazioe potete averla visitando il loro myspace all'indirizzo www.myspace.com/csoaclororosso

2 commenti:

Anna ha detto...

Ciao! Mi sono permessa di segnalare questo intervento a questo link: http://oknotizie.virgilio.it/categoria/arte_e_cultura

filu te ientu ha detto...

Grazie mille, Anna!

Il "passaparola" in questi tempi così bui per l'informazione è davvero fondamentale. Riferirò ai ragazzi del CloroRosso appena mi sarà possibile.

Un saluto!