Non perchè su Franceschini abbia sempre riposto fiducia, anzi: ho sempre trovato geniale la battuta di un giovane blogger che nella rete aveva sentenziato "il PD ha scelto il vicedisastro". E' che indubbiamente non ci si aspettava un un Franceschini così.
Per carità, siamo ancora lontani chilometri di carisma da quello che dovrebbe essere il vero leader di un'opposizione, il punto di riferimento di una forza partitica di centro-sinistra. In fondo è pur sempre un ex democristiano convinto, la razza è quella. Però non c'è dubbio che abbia stupito in maniera positiva.
Perchè?
Bè, innanzitutto, come ha scritto Leonardo sul suo blog, ha cominciato a parlare di argomenti "di sinistra" (vedi assegni ai disoccupati, fattibile o non che sia la proposta). Ma personalmente mi ha colpito per lo più per essersi distaccato dalla tattica, rivelatasi fallimentare, del "volemose bene" attuata dal suo predecessore. Dopotutto, più che una tattica, io l'ho sempre vista come un'incapacità di comportarsi in maniera più cazzuta. Non ci volevo un genio per capire che contro un'animale da palco elettorale come Berlusconi o uno qualunque dei suoi soldatini non era certo la buona maniera il modo ideale di farsi valere: un elemento come Gasparri continuerà a sparare baggianate e ad offendere (in maniera neanche tanto intelligente) anche se di fronte ha come interlocutore un monaco buddista.
Franceschini ha cominciato ad attaccare Berlusconi ed il suo governo fin da subito, con frecciatine e battute dirette. E quello che ha detto oggi al ministro Brunetta è stata l'ispirazione di questo post.
Ci si deve ancora affidare al dialogo costruttivo di fronte ad uno scempio del genere? Si pensa di poter discutere pacificamente con un dittatore democratico che azzittisce persino i suoi alleati?
No. Si è provato a farlo con due personaggi distinti e non è mai andato bene. E' arrivato (ormai da tempo, in realtà) il momento di attaccare pesantemente. PESANTEMENTE.
Non è Franceschini il futuro del centrosinistra italiano, ho sempre una speranza. Ma credo che possa riuscire bene, a questo punto, a preparare la strada per il suo successore. Ammesso che ce ne sarà solo uno.
Ah, sia chiaro: con questo non mi sono di certo avvicinato al Partito Democratico, anzi: sapeste la rabbia, ogni mattina, ritrovarsi quei manifesti sulla Cristoforo Colombo, verdi e bianchi, con slogan inutili che servono solo a dare un po' di colore alla più stupide banalità. Un giorno forse capiranno anche questo.
p.s. data l'ispirazione di questo post di cui sopra, colgo l'occasione per riportare una testimonianza di un giovane studente della Sapienza dopo gli scontri dell'altro ieri (non lo conosco personalmente, immagino non abbia problemi a questo inserimento)
Manganellate annunciate!
Oggi alle 17.21
Sono anni che scendo in piazza ma quello che è successo oggi davvero non mi era capitato mai. Durante i numerosi cortei a cui ho partecipato mi è capitato di urlare perchè non ci veniva concesso l'accesso ad una piazza, ad un convegno, ad un famigerata "zona rossa", alcune volte anche alla città universitaria ma quello che è successo oggi è davvero unico. Oggi siamo stati rinchiusi dentro la città universitaria a colpi di manganellate. Oggi a Piazzale Aldo Moro le forze dell'ordine ci hanno impedito di uscire in corteo e hanno circondato l'intera struttura, impedendo con la forza l'uscita degli studenti. Oggi per la prima volta abbiamo capito cosa intende il sindaco Alemanno per libertà di protesta. Pare, infatti, che la violenza sia arrivata perchè le forze dell'ordine intedevano far rispettare la recente ordinanza, voluta dal sindaco, che regola i cortei della capitale. Ma queste manganellate erano annunciate e puntuali sono arrivate! Puntuali come quelle che sono arrivate a Bergamo, a Pisa, a Torino. Tutte cariche subite negli scorsi giorni dagli studenti e passate prevalentemente sotto silenzio. E' questa la nuova linea: scoraggiare, se necessario anche con le manganellate, ogni forma di protesta! Vergogna! E si vergognino i politici, gli amministratori e i dirigenti delle forze dell'ordine che hanno creato questa situazione ma soprattutto si vergognino i mezzi di informazione che decidono di tacere su questi episodi.
Pierfrancesco Demilito
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