giovedì 26 giugno 2008

Parola agli esperti

L'attuale governo sta sfornando così velocemente dei provvedimenti utili che alcuni di essi hanno pochi giorni a disposizione per essere oggetto di discussione. In attesa della prima proposta di legge utile anche ai normali cittadini italiani, ritorno per un attimo sulla faccenda del nucleare, e lo faccio scopiazzando da due siti:

1. sul blog di acidofolico, esattamente a questo link, viene riportata la lettera aperta di un gruppo di scienziati italiani, probabilmente più competenti in materia del ministro Scajola, laureatosi in Giurisprudenza nel 2000, rivolta al Presidente del Consiglio e nella quale offrono spontaneamente le loro conoscenze per discutere del problema energetico.

2. vi avevo già nominato un tale Jeremy Rifkin (precisamente in questo post), e con piacere l'ho ritrovato tra le pagine del blog di Beppe Grillo, al quale ha rilasciato un'intervista molto interessante: potete leggerla quì. E' la prima volta che faccio riferimento esplicito al blog più visitato e discusso d'Italia, sebbene io sia un regolare frequentatore, ma per questo tema credo che valga la pena sacrificare un po' di originalità.
Riporto, per i lettori pigri o scarsamente interessati, le parti dell'intervista che considero maggiormente significative:

- "Lasciatemi dire che le grandi rivoluzioni economiche accadono quando l’umanità cambia il modo di produrre l’energia, primo, e quando cambia il modo di comunicare..."
- "Quello che dobbiamo fare è democratizzare l’energia"
- "L’Italia è l’Arabia Saudita delle energie rinnovabili! Ci sono così tante e distribuite energie rinnovabili nel vostro Paese! Mi meraviglio quando vengo nel vostro Paese e vedo che non vi state muovendo nella direzione in cui si muove la Spagna, aggressivamente verso le energie rinnovabili. Per esempio, voi avete il Sole! Avete così tanto sole da Roma a Bari. Avete il Sole! Siete una penisola, avete il vento tutto il tempo, avete il mare che vi circonda, avete ricche zone geotermiche in Toscana, biomasse da Bolzano in su nel nord Italia, avete la neve, per l’idroelettrico, dalle Alpi. Voi avete molta più energia di quella che vi serve, in energie rinnovabili! Non la state usando…io non capisco."
- "Credo che, umilmente, quel che posso dire al governo italiano è: a che gioco volete giocare? [...] Se invece l’Italia deciderà che è il momento di iniziare a muoversi verso la terza rivoluzione industriale, le opportunità per l’Italia e i suoi abitanti saranno enormi."

mercoledì 25 giugno 2008

Omaggio a Claudio Capone

Una voce che mi ha sempre sussurrato il piacere di conoscere.





Claudio Capone
storica voce dei documentari italiani e di Superquark,
scomparso ieri all'età di 55 anni.

lunedì 23 giugno 2008

Euromisney

Gran caldo, terribile. A giudicare dal sudore non meno di 33-34 gradi. Asfalto rovente. Attesa alla fermata della navetta gratuita, una ogni 15 minuti, che non passano mai. Ressa per entrare sul pullman, inevitabilmente molti rimangono per terra. E' prevista solo una fermata intermedia prima dell'arrivo, su una grande strada di periferia dal traffico scorrevole e veloce: nei giorni normali. Spazio previsto poco più di 2 km, tempo impiegato 35 minuti. Automobili coprono ogni centimetro d'asfalto. Automobili parcheggiate più di un chilometro e mezzo prima del luogo da raggiungere, parcheggiate ovunque. Gente che preferisce continuare a piedi, forse si soffre meno. Famiglie, ragazzini, adulti, anche bimbi, piccolissimi bimbi. Tutti felici e sudati, molto sudati. Bisogna esserci, ad ogni costo. Pochi ritornano indietro, moltissimi, tutti, vanno avanti.
Da lontano si scorge di già, la gente è entusiasta. All'arrivo, dai finestrini di una navetta stracolma si vedono uomini buttati per terra, sull'erba, esausti per il forte caldo. Tanti, davvero tanti altri sulle scale che corrono, impazienti d'entrare. E MERAVIGLIARSI.

Non è un concerto di un grande gruppo rock degli anni '70 che ritorna per la sua unica tappa europea.
Non è una finale dei Mondiali di calcio.
Non è una grande manifestazione di protesta popolare contro la decisione di un governo.
Non è il comizio di un grande leader politico internazionale.

E' l'apertura di EUROMA 2, il più grande centro commerciale d'Italia.
Bè, forse d'Europa.

Io dovevo raggiungere il mio posto di lavoro. Mi sono fatto faticosamente strada. Con il sudore che si mischiava al senso di disgusto.



(foto: repubblica.it)

sabato 21 giugno 2008

Forte e simpatico più di uno zar

Dedicata a chi davvero si era illuso (mio dio...) che fosse cambiato.

Daniele Silvestri
Che bella faccia

Che bella faccia che bella faccia e non capisco come non vi piaccia
come la porta, come lo slancia e quel sorriso da guancia a guancia
forte e simpatico più di uno zar.
Che bella faccia che bella faccia chi gli sta accanto fa una figuraccia
e come è bello quando si sbraccia quando si acciglia e quando minaccia
è ancora meglio quando si incazza e dice pure qualche parolaccia.
Ma come fa non mi capacito che non è l'abito, che il monaco fa
sol - la si - la forte e simpatico come uno zar.
Che bella tinta che bella tinta così perfetta che ti pare finta
così pulita così distinta pure la foto sembra dipinta
non fa una piega non fa una grinza e non c'è segno dell'età che avanza.
Ragionavo proprio ieri sera con un avvocato fuori dal portone
tipo silenzioso, sguardo corrucciato ma era preoccupato per la situazione
io gli ho detto:
"Guarda, che lui vinca o perda, tanto nella merda non ci finirà"
Ma come fa non mi capacito forte e simpatico più di uno zar.

mercoledì 18 giugno 2008

A ri-vederci

Come avevo già preannunciato in un precedente post, non sono stato molto presente nei giorni scorsi: un cambio di vita, in fondo, richiede qualche minuto d'impegno giornaliero.
Non era così che volevo lasciare quella città: nonostante tutto, non credo se lo meritasse.
In fondo poi è stata anche una separazione consensuale, abbiamo deciso di rimanere amici. Mi sarebbe piaciuto passare un paio di serate assieme, come ai primi tempi. Ma purtroppo sono dovuto andar via prima del tempo.

E come promesso in quello stesso intervento, ritorno per i miei saluti ufficiali.
Mi sarebbe piaciuto incontrarvi tutti, uno ad uno, ma gli impegni inderogabili, il caso ed un paio di menti inadatte hanno creato una ristrettezza dei tempi che mi ha fatto vivere il trasferimento in maniera confusa e, per molti aspetti, arrangiata.
Molte delle persone presenti nell'elenco seguente non avranno sicuramente mai modo di leggere queste righe ma ciò non esclude il mio desiderio di salutarle; altre sono creditrici dei miei più sinceri ringraziamenti perchè in qualche modo hanno contribuito in maniera indelebile a questi ultimi 20 mesi della mia vita.

E mi sembra doveroso partire dalla mia guida "a intervalli" Peppe, colui che mi ha accolto all'arrivo e che mi ha iniziato alle serate fiorentine, condite sempre da vino rosso e gentil sesso; un saluto speciale ed un abbraccio a Giulia, senza la quale forse il primo anno non ce l'avrei mai fatta a resistere, soprattutto senza le chiacchierate seral-notturne; a Lorenzo, perfetto coinquilino e meravigliosa persona; a tutti i ragazzi del convitto, vecchie e nuove guardie, in particolare a Vito&Cecilia, la coppia che non scoppia, e a Diego, nazionalsocialistapsicologo calabrese di testa e di fatto; un saluto a Raffaella, la parte fashion di Salerno, a Rosa "Sara" Laura, futura dott.ssa House (o dottor Morte come la definì il fratello!), alle coinquiline della casa di piazza Tanucci, Federica e l'ing. Simone, Marika, Ale e il carabiniere; un altro saluto particolare ai ragazzi dell'università, a Silvana, Margherita, Marta, Federica, Marco ma sopratutto Vito, Stefano e Alessandro che sono stati molto più importanti di quanto loro possano mai immaginare. Per loro non c'è bisogno di specificare nulla, dato l'affetto che ci siamo sempre dimostrati a vicenda: le ragazze della mia "seconda casa" di via de' Calzaiuoli, la dolcissima Marti (e al suo Riccardo), Grazia con la sua grinta ed il suo grande cuore, la vulcanica "capa" Francesca, Yanina, le ex Lea (a al suo artista Riccardo) tedesca per fortuna fuori dal comune, Samanta ed Elisa; quasi fuori da questo contesto saluto la mia "preferita" Ele, per la quale probabilmente servirebbe un post a parte, e ad essa ci attacco i saluti al suo perfetto uomo Mattia, un grande, all'uomo buono dei boschi Livio, a Pasquale di Bitonto, col quale ormai siamo di nuovo concittadini, a Checco e Daniel, visti molto poco ma con piacere. Un saluto un po' più serio, anche se lui in fondo non lo è poi così tanto, ma non meno importante a Giancarlo, che mi ha fatto quasi da fratello maggiore nei primi tempi, e a Juan e al sig. Tozzi, sempre estremamente gentili col sottoscritto. Un grande abbraccio va anche al mio sfamatore ufficiale nonchè futuro socio in affari, il grande calabro Rocco, alla sua straordinaria mamma Rosetta e ad Antonio, venditore prestato ad una banca, e alla piadina piccanteverduregrigliatemisteformaggimistiolive, la mia preferita. Un saluto speciale a tutto lo staff della mia nuova "seconda casa" di via Roma, a cominciare dalle ragazze del primo piano fino a passare ai colleghi stretti Corrado, Veronica, Gabriele, Melissa, Akie, Elena, il "vice" Francesco "Honey", ed in particolare Valentina, che mi devi ancora un primo piatto, e all'immenso Francesco R., che proporrò di nominarlo patrimonio dell'Unesco, special guest Simona "Ruti" ed i suoi capelli cotonati e Tashi, orgoglio di Bari. Un saluto affettuoso anche agli splendidi Franca e Franco, che mi hanno accolto come un figlio, a David, a cui vanno i miei migliori auguri per il suo nuovo futuro francese, e al Dottore, persona dal fascino ineffabile. Ultimi saluti finali ai ruoli non da protagonisti, ma essenziali, a Carla e Roberta, ritrovate con piacere, a Claudia di Palermo, disponibile e gentile sempre, a Claudia, Erica e al gruppo del Movimento Umanista, a Claudio il chitarrista, a Irene e le sue feste di via Santa Reparata, a Sara, a cui devo ancora un conoGrom, a Roberta S, ritrovata tardi dal passato tra le vie di Firenze ma con estremo piacere, a Francesco e Patrizio del bar Corona's e a tante, tante comparse che ora inevitabilmente mi sfuggono via.

Da 10 giorni ho già ripreso a vivere nella mia nuova città, l'unica Città Eterna del mondo.

Buona fortuna a me, per una volta.
(foto di proprietà di Alex Fade)

domenica 1 giugno 2008

L'è l'ultima

Buonanotte, Firenze.