Non era così che volevo lasciare quella città: nonostante tutto, non credo se lo meritasse.
In fondo poi è stata anche una separazione consensuale, abbiamo deciso di rimanere amici. Mi sarebbe piaciuto passare un paio di serate assieme, come ai primi tempi. Ma purtroppo sono dovuto andar via prima del tempo.
E come promesso in quello stesso intervento, ritorno per i miei saluti ufficiali.
Mi sarebbe piaciuto incontrarvi tutti, uno ad uno, ma gli impegni inderogabili, il caso ed un paio di menti inadatte hanno creato una ristrettezza dei tempi che mi ha fatto vivere il trasferimento in maniera confusa e, per molti aspetti, arrangiata.
Molte delle persone presenti nell'elenco seguente non avranno sicuramente mai modo di leggere queste righe ma ciò non esclude il mio desiderio di salutarle; altre sono creditrici dei miei più sinceri ringraziamenti perchè in qualche modo hanno contribuito in maniera indelebile a questi ultimi 20 mesi della mia vita.
E mi sembra doveroso partire dalla mia guida "a intervalli" Peppe, colui che mi ha accolto all'arrivo e che mi ha iniziato alle serate fiorentine, condite sempre da vino rosso e gentil sesso; un saluto speciale ed un abbraccio a Giulia, senza la quale forse il primo anno non ce l'avrei mai fatta a resistere, soprattutto senza le chiacchierate seral-notturne; a Lorenzo, perfetto coinquilino e meravigliosa persona; a tutti i ragazzi del convitto, vecchie e nuove guardie, in particolare a Vito&Cecilia, la coppia che non scoppia, e a Diego, nazionalsocialistapsicologo calabrese di testa e di fatto; un saluto a Raffaella, la parte fashion di Salerno, a Rosa "Sara" Laura, futura dott.ssa House (o dottor Morte come la definì il fratello!), alle coinquiline della casa di piazza Tanucci, Federica e l'ing. Simone, Marika, Ale e il carabiniere; un altro saluto particolare ai ragazzi dell'università, a Silvana, Margherita, Marta, Federica, Marco ma sopratutto Vito, Stefano e Alessandro che sono stati molto più importanti di quanto loro possano mai immaginare. Per loro non c'è bisogno di specificare nulla, dato l'affetto che ci siamo sempre dimostrati a vicenda: le ragazze della mia "seconda casa" di via de' Calzaiuoli, la dolcissima Marti (e al suo Riccardo), Grazia con la sua grinta ed il suo grande cuore, la vulcanica "capa" Francesca, Yanina, le ex Lea (a al suo artista Riccardo) tedesca per fortuna fuori dal comune, Samanta ed Elisa; quasi fuori da questo contesto saluto la mia "preferita" Ele, per la quale probabilmente servirebbe un post a parte, e ad essa ci attacco i saluti al suo perfetto uomo Mattia, un grande, all'uomo buono dei boschi Livio, a Pasquale di Bitonto, col quale ormai siamo di nuovo concittadini, a Checco e Daniel, visti molto poco ma con piacere. Un saluto un po' più serio, anche se lui in fondo non lo è poi così tanto, ma non meno importante a Giancarlo, che mi ha fatto quasi da fratello maggiore nei primi tempi, e a Juan e al sig. Tozzi, sempre estremamente gentili col sottoscritto. Un grande abbraccio va anche al mio sfamatore ufficiale nonchè futuro socio in affari, il grande calabro Rocco, alla sua straordinaria mamma Rosetta e ad Antonio, venditore prestato ad una banca, e alla piadina piccanteverduregrigliatemisteformaggimistiolive, la mia preferita. Un saluto speciale a tutto lo staff della mia nuova "seconda casa" di via Roma, a cominciare dalle ragazze del primo piano fino a passare ai colleghi stretti Corrado, Veronica, Gabriele, Melissa, Akie, Elena, il "vice" Francesco "Honey", ed in particolare Valentina, che mi devi ancora un primo piatto, e all'immenso Francesco R., che proporrò di nominarlo patrimonio dell'Unesco, special guest Simona "Ruti" ed i suoi capelli cotonati e Tashi, orgoglio di Bari. Un saluto affettuoso anche agli splendidi Franca e Franco, che mi hanno accolto come un figlio, a David, a cui vanno i miei migliori auguri per il suo nuovo futuro francese, e al Dottore, persona dal fascino ineffabile. Ultimi saluti finali ai ruoli non da protagonisti, ma essenziali, a Carla e Roberta, ritrovate con piacere, a Claudia di Palermo, disponibile e gentile sempre, a Claudia, Erica e al gruppo del Movimento Umanista, a Claudio il chitarrista, a Irene e le sue feste di via Santa Reparata, a Sara, a cui devo ancora un conoGrom, a Roberta S, ritrovata tardi dal passato tra le vie di Firenze ma con estremo piacere, a Francesco e Patrizio del bar Corona's e a tante, tante comparse che ora inevitabilmente mi sfuggono via.
Da 10 giorni ho già ripreso a vivere nella mia nuova città, l'unica Città Eterna del mondo.
Buona fortuna a me, per una volta.
(foto di proprietà di Alex Fade)
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