mercoledì 16 aprile 2008

Lettera all'on. Greco

Ho da poco inviato una mail all'avvocato Salvatore Greco, onorevole pugliese delle file dell'UDC.
Pubblico la lettera, come gli ho anche preannunciato nel testo, in attesa di poter inserire anche una sua risposta.
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Gentile avv. Greco,

mi è capitato di leggere, in rete, una Sua dichiarazione riguardo il "consolidamento del ruolo di roccaforte dell'Udc" in Puglia alla luce dei risultati elettorali di ieri. Per capirci meglio qualcosa ho visitato il Suo sito, sul quale ho trovato questo intervento:

«La Puglia non solo consolida il suo ruolo di roccaforte per l’Udc, ma vede la sua pattuglia di deputati passare da tre a quattro: non si può che essere soddisfatti». È il commento dell’on. Salvatore Greco.
«I pugliesi hanno premiato la scelta coraggiosa dell’Unione di centro – dichiara Greco – e hanno confermato la fiducia al presidente Casini nella sfida all’insano duopolio che va delineandosi nella politica italiana. Il dato del Senato, dove manchiamo di poche centinaia di voti il colpaccio, lascia l’amaro in bocca, ma fa ben sperare sui risultati che otterremo nelle prossime competizioni elettorali».
«Oggi spetterà agli uomini e alle donne dell’Udc – conclude Greco – in Puglia spingere il presidente della Regione, Nichi Vendola, a trarre fino in fondo le conseguenze della debacle del suo partito, di cui egli è campione oltre che in odore di segreteria nazionale. Prenda atto del risultato e eviti alla Puglia l’onta di continuare a essere l’unica regione d’Italia a guida comunista. A livello nazionale, l’Udc confermerà il proprio ruolo di argine alle possibili derive nordiste che verranno al Governo dall’impulso della Lega».

Tralasciando il fatto che riportare una notizia battuta dall'agenzia AGI con un semplice "copia e incolla" sul proprio sito, che per un politico nel 2008 dovrebbe rappresentare il più rapido ed efficace strumento di comunicazione e di contatto col proprio elettorato, rappresenta una scelta un po' triste (ma immagino che non sia colpa Sua, ma dei collaboratori che lavorano per Lei) arriverei rapidamente al nocciolo delle mie riflessioni.

L'UDC recupera un deputato in più rispetto alle elezioni del 2006, nonostante la differenza in positivo dei voti rappresenti soltanto un misero 0,1%. Piuttosto poco per definirlo un successo, a mio modesto modo di leggere i dati. Se poi si considera che l'affluenza alle urne pugliesi è calata del 2,9%, perfino un bimbo amante dell'aritmetica capirebbe che quel quarto deputato (per la precisione l'on. Angelo Cera) deve considerarsi fortunato.
Ma ancora più interessante sarebbe leggere le differenze al Senato: il Suo partito è passato da 2 senatori del 2006 a 0 del 2008.
Sfiorato il colpaccio? Al massimo sfiorato, e neanche tanto in fondo, un pareggio, visto che avete perso lo 0,3% dei consensi tra i votanti senior, fascia d'età tradizionalmente più vicina al Suo partito.

Ma tralasciando questi rigidi ragionamenti matematici, arriverei all'ultima parte della dichiarazione, quella meno chiara.

Dopo un turno di elezioni, secondo una bizzarra abitudine dello sport politico, molti escono vincitori e pochi sconfitti. Tra i secondi, di sicuro, c'è la sinistra radicale, schieramento a cui appartiene il Governatore della Puglia Nichi Vendola.
La domanda che Le pongo, a questo punto è: per quale motivo pensa davvero che dovrebbe dimettersi? Semplicemente perchè Rifondazione Comunista non è più presente in Parlamento? Forse questo vorrebbe dire che un esponente di una lista civica che, per assurdo, viene eletto per amministrare una regione deve necessariamente avere una compagine anche a Roma? Ma soprattutto: a me non sembra che un voto espresso alle regionali del 2005 possa essere messo in relazione con questo. In quel caso si scelse il Governatore di una regione, ieri è toccato al Premier. E con un federalismo, in realtà già al trotto quando il suo segretario di partito era alla maggioranza, si deve ben distinguere l'operato di una regione da quello della nazione intera.
Se proprio gli uomini e le donne UDC devono "spingere" ed utilizzare le loro risorse per risolvere questa strana faccenda, mi dia almeno un motivo valido di critica politica per chiedere le dimissioni di Vendola: da cittadino pugliese emigrato al centro-nord come tanti miei (nostri) coetanei, esigo maggiore chiarezza e minore sciocca e futile arroganza derivante da entusiasmo post elettorale.

E poi, avvocato, mi consenta un'altra osservazione: lei fa parte dello stesso partito dell'ex governatore della Regione Sicilia, rimasto SALDAMENTE al suo posto nonostante sulla sua testa pesasse l'inserimento nel registro degli indagati per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, rimasto ancora in carica anche dopo essere stato dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado e condannato a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici, salvo poi dimettersi "eroicamente" due giorni dopo tra gli applausi (?!) del Suo Casini. Perchè mai proprio Lei dovrebbe chiedere le dimissioni di Vendola, che tra l'altro è stato vicepresidente della Commissione Antimafia negli anni da parlamentare?

E perchè mai far dimettere un politico che ha vinto delle primarie e delle regionali col vecchio metodo delle preferenze democratiche quando c'è chi, come Lei, è diventato onorevole grazie ad una lista programmatica e non per vera scelta dei cittadini? Di un partito, tra l'altro, che con con quello delle "derive nordiste" è andato a braccetto fino alla fine della scorsa legislatura?

Un'ultima cosa.
Ancora confuso dopo la lettura della sua dichiarazione ho cercato, in rete, una sua immagine per dare a quelle parole un volto. Ed è stato in quel momento che ho associato il suo viso ad un terribile ricordo. Ho fatto una rapida ricerca su YouTube, che mi ha confermato i sospetti: lei è uno dei politici interrogati da Sabrina Nobile delle Iene e che ha contribuito alla realizzazione di uno dei servizi da loro effettuati, dinanzi ai quali maggiormente emerge il senso di imbarazzo, disgusto e disprezzo per le caste politiche italiane.

Lei in quel momento mi diede molti motivi per vergognarmi di essere un pugliese da Lei rappresentato.
Ora me ne dia almeno uno valido per cercare di cambiare idea.


Con rispetto politico,

un elettore pugliese.


p.s.: pubblicherò questa mia lettera sul mio blog filuteientu.blogspot.com. Sarei felice di poter inserire un giorno anche un Suo riscontro.

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