mercoledì 3 settembre 2008

Siamo ancora in onda anche noi

Ci sono state molte occasioni per il ritorno post vacanze su questo blog, nonostante il mese più ozioso e privo di notizie dell'anno. Vi ho risparmiato le mie critiche alle Olimpiadi e la mia agrodolce opinione sul medagliere azzurro, le bombe dei caccia russi che rilasciavano fumi a cinque cerchi, la questione Alitalia (mhà... su questo non saprei neanche cosa diavolo scrivere...), la accuse di e a Famiglia Cristiana, Fini che si immerge in una zona proibita ma poi chiede scusa, i 130.000 presenti alla Notte della Taranta, Berlusconi che riscrive la storia con l'esperto ex vj Andrea Pezzi, varie ed eventuali.

Ma è giusto riaprire con ciò che ho lasciato.
Cioè con ciò che lascio ogni volta alle spalle mentre risalgo sul treno che mi riporta lontano dalla mia terra.

Non è orgoglio, non è campanilismo gratuito, non è romantico attaccamento alle proprie radici.
E' un tributo ad un luogo che da quelle ceneri dovrebbe trovare la forza di rinascere, è un desiderio di giustizia nei confonti di chi ha ucciso con una mano di fuoco ciò che i Greci e i Romani ammiravano sbigottiti, è il desiderio di ritornare a sentire l'odore del mare già a metà strada della Fontana, è una richiesta di perdono per quello che anche io non ho saputo evitare.

Perchè io sulle spiagge di Pulsano sono nato e soprattutto cresciuto.
E questo piccolo ma importante riconoscimento dev'essere il pretesto per ricordarci quello che abbiamo distrutto ed il dovere di riportare tutto ai fasti di un tempo.

Le spiagge più belle della Puglia secondo i lettori di Repubblica.it

Un consiglio a chi ha la fortuna di essere da quelle parti in questi ultimi giorni della "Shtaggione" e che non conosce l'oggetto della discussione: liberatevi mezza giornata e andate a far visita al "mio" mare. Lui vi accoglierà con la sua tiepida e rilassata acqua settembrina e voi mi ringrazierete.

Io invece ringrazio Antonello per la segnalazione ed il video "dimostrativo"!




p.s.: Non è una bufala estiva! La storia di Berlusconi e Andrea Pezzi è drammaticamente vera!

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