domenica 6 luglio 2008

Non mi aspettate, forse mi perdo

Venerdì pomeriggio, bloccato all'inizio della Pontina tra le mille macchine. Passo d'uomo, stanco.
Nel lettore mp3, mia salvezza, cosa parte?

"Santi numi ma che pena mi fate strozzati inghiottiti come olive ascolane
spiedini di carne in fila sulle autostrade saldare al casello tanto per ringraziare
pensarsi arrivati dopo un lungo week-end"

Max Gazzè è uno di quegli Artisti che quando lo ritrovi dopo tanto tempo, pensi: "Ma perchè non lo ascolto da così tanto tempo?!".
Così, il caso (leggi "scelta casuale" nel menù del lettore) dopo La favola di Adamo ed Eva mi ha piazzato Vento d'estate:


E da quel momento, nella mia testa per tutto il week-end.
Canzone che, vi potrà sembrar strano, a me non ha mai fatto pensare all'estate. Semmai al desiderio di vivere mentalmente quella sensazione di leggerezza, di espansione del proprio essere, tipica dei primi giorni della bella stagione (Max sarebbe d'accordo, forse).
Soprattutto, è la prova che non ascolto solo musica sconosciuta ai più (o a quasi tutti, qualche volta!).

Dato che ci sono.
Nell'ultimo album di Gazzè c'è un brano molto, molto interessante musicalmente con un testo di quelli che ti fanno sbattere un po' prima di comprenderne appieno il messaggio.
Io non sono mai stato bravo ad interpretare i testi delle canzoni (o meglio, li interpreto sempre un po' a modo mio), ma su questo, credetemi, non riesco proprio a decidermi:

Il demone a volte, ce l'hai stretto negli occhi, fra le bocche storte
e dalla gola caccia temporali secchi in un minuto da pazzi
s'allarga la faccia e quella bava d'amore che aveva attecchito male esplode in pezzi...
sei di casa all' inferno!
Dopo l'imprevisto, tu fai perno e stai di schiena
a vomitare questo rivolo in apnea..
una schiuma di pensieri che è in balia di mostri vicini.
Il demone a volte, fra voragini in petto
e tu costretto su quel crepaccio sei ponte goffo ma poveraccio
se cedi al tuffo! E lì sotto C'è uno scroscio Brutto Che ti chiama
Ad essere il rovescio Di un'idea
Una schiuma Di pensieri Che in balia Di mostri vicini
Sei di casa all'inferno Dopo l'imprevisto Tu fai perno E stai di schiena
A vomitare questo Rivolo in apnea
E li sotto C'è uno scroscio Brutto Che ti chiama
Ad essere il rovescio Di un idea... Una schiuma Di pensieri Che è in balia...
Una schiuma Di pensieri Era in balia Di mostri vicini.

Il brano si chiama "Mostri".
C'è qualcuno di voi a cui piacerebbe esprimersi? Ed aiutarmi?!

p.s.: Consiglio d'ascolto, per chi desidera farsi un po' di cultura in merito a questo valido artista "semplicemente" pop: la raccolta "Raduni 1995/2005"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

amico Filu, non riesco a resistere..
Il Gazzè innanzitutto è un grande bassista.
I suoi pezzi sempre curati, in ogni particolare. Colpa (o merito) della collaborazione con il fratello Francesco (consiglio di leggere quello che scrive quest'altro pezzo della famiglia..)
L'ultimo album è ottimo (anche se in qualche pezzo scivola appena), e non posso dimenticare le chitarre e i cori della cantessa (Carmen Consoli).
Dopo tutte queste premesse (ma potrei parlare per ore..preferisco non annoiare, però) "Mostri" è ironica, è il rovescio di un'idea.. Se solo ogni giorno stringessimo tra le mani il rovescio di un'idea per provare ad essere noi, ancora una volta noi..

(pensieri)

Consiglio l'ascolto di "Poeta minore" e "Di nascosto" (come piace a noi, di nascosto)

notte, Lake_Silvia

Anonimo ha detto...

Grazie Lake!
So che posso contare sempre su di te!

Consiglio 2: "Un anno di non amore"